Perché questo articolo sul counseling coaching?
Alcune settimane fa, ti ho parlato del counseling e dei suoi vantaggi in un articolo molto completo che ti consiglio di leggere.
Molti di voi mi hanno chiesto di chiarire la differenza fra counseling coaching, psicologia e psicoterapia anche perché il distacco fra l’una e l’altra non è poi così netto. Ho deciso quindi di rispondervi con questo articolo, completo anche di un video contributo che ho realizzato per voi sul nostro Canale Youtube.
Qualche definizione di counseling coaching
Possiamo definire il coach come un allenatore, figura che ti dice come fare le cose e che ti sprona a farle mentre il counselor fa qualcosa in più: oltre a quanto proposto dal coach ti aiuta anche a trovare i motivi che ti stanno bloccando. Spesso si tratta di piccoli aggiustamenti o consigli che prevedono l’applicazione di qualche tecnica di programmazione neurolinguistica piuttosto che da altre conoscenze strategiche che aiutano le persone a sbloccarsi e divincolarsi dalle situazioni impervie. Così abbiamo introdotto brevemente l’argomento counseling coaching.
Psicologia e Psicoterapia
La seduta psicologica invece permette di fare vere e proprie diagnosi tramite l’utilizzo di alcuni test che richiedono l’abilitazione ad un albo. Essa consente di indagare anche delle dinamiche inconsce più approfondite e di andare a determinare le programmazioni dell’infanzia.
Lo psicoterapeuta, rispetto allo psicologo, riesce a fare un passo oltre, poiché è in grado di lavorare sulla relazione con il paziente: riesce a vivere le sue emozioni, le sue sensazioni e a osservarle e utilizzarle per capire cosa succede. Lo psicoterapeuta riesce ad agire in maniera positiva sulla persona che ha davanti perché dà il tempo al paziente di interiorizzare la sua figura e di lavorare sul proprio carattere.
La durata dei trattamenti
Di norma la psicoterapia ha un numero di sedute maggiore, mentre i trattamenti di counseling coaching hanno una periodicità inferiore.
La psicoterapia infatti è profonda e indaga le emozioni legate ad un certo evento.
Infine ci sono gli interventi psichiatrici che ammettono l’uso di sostanze farmaceutiche: alcune situazioni sono estremamente debilitanti e richiedono quindi un supporto chimico “esterno”. Il nostro cervello, in teoria, quando funziona bene ha la capacità di produrre tutte le sostanze che gli servono per funzionare al meglio e per far funzionare al meglio il nostro corpo. Qualora non fosse così, c’è la necessità di un trattamento farmaceutico e psichiatrico.

Come diventare counselor?
Attraverso una formazione di almeno 3 anni è possibile diventare counselor. Ma di che cosa si occupa il counselor? Egli segue clienti che hanno bisogno del suo supporto nella vita di tutti i giorni o un possono necessitare di un intervento per motivi aziendali. I suoi clienti sono persone che hanno bisogno di muoversi meglio nel lavoro ad esempio, o nelle relazioni di amicizia e di coppia. Essi necessitano di strumenti, di motivazione e soprattutto di confrontarsi con qualcuno che possa dare loro strumenti utili a pensare in maniera più corretta rispetto alla realtà e ad agire in maniera efficace. Il counseling è quindi un intervento ampio dove la figura del counselor riesce a ragionare insieme alla persona su aspetti della vita diversi senza però entrare nelle sensazioni come il terapeuta: egli infatti non ha gli strumenti per gestire la relazione come solo un terapeuta sarebbe in grado di fare. Il counselor quindi non fa diagnosi come uno psicologo ma si limita a dare quelli che sono strumenti di programmazione neurolinguistica a supporto del sul cliente.
Il mio videocontributo
Perché il counselor?
l counselor si pone quindi come una figura intermedia tra psicologo e coach e va a coprire tutta una serie di esigenze che non possono essere coperte da altre figure perché comunque la società è grande e le esigenze della popolazione sono importanti e sono così importanti che è necessario creare delle comunità dove la psicoterapia esce dallo studio e gli strumenti della psicoterapia possano entrare nella vita di tutti i giorni.
Alcuni strumenti della psicoterapia possono quindi essere usati da persone che non sono terapeuti: parlare con gentilezza e saper provare empatia non dovrebbe essere solamente la capacità di un terapeuta ma dovrebbe essere una competenza di tutti.
Purtroppo viviamo in una società dove anche l’ovvio non è ovvio e dove c’è bisogno di fare un grosso passo avanti in termini di sviluppo umano: ecco che questo immenso bisogno sul piano sociale può essere coperto proprio dal counselor lasciando le situazioni più complicate a figure con formazione specialistica in altri ambiti.
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Jiddu Krishnamurti