La vita inizia prima della nascita

Il concepimento – L’inizio della vita prenatale

La vita prenatale.
In alcune tribù si considera come nascita di un individuo il momento del concepimento, è in questo momento infatti che ha inizio la nostra esistenza sul piano fisico.

Spermatozoo e ovulo si incontrano in una danza di luci, una vera e propria esplosione, fuochi d’artificio per celebrare l’inizio della vita, un piccolo big bang.

Guarda il video qui.

Per altre tribù la nascita avviene ancora prima, da quando la madre inizia a pensare e desiderare un figlio, a quel punto si ritira, da sola, nella natura e ai piedi di un albero riceve una canzone, una canzone unica per il figlio che verrà. Una volta tornata al villaggio insegna la canzone al marito e al resto della tribù. Questa canzone accompagnerà la vita del figlio a partire dal concepimento, fino alla sua morte e verrà cantata dagli abitanti del villaggio in tutti i momenti importanti della vita di questa persona.

A lungo fosti un sogno
nel sonno di tua madre,
poi si svegliò
per darti alla luce.
KAHLIL GIBRAN

Sappiamo tutti che quando la donna scopre di essere incinta deve cambiare alcune abitudini: evitare di fare sforzi, smettere di bere e fumare, curare l’alimentazione e così via, ma quello che è ancora poco noto è che in realtà tutto ha inizio prima del concepimento. Entrambi i genitori, non solo la madre, influenzeranno la vita della creatura che verrà al mondo sin dal momento in cui iniziano a pensare di volere un figlio.

Il concepimento è un atto sacro e la coppia dovrebbe prepararsi da prima curando l’alimentazione ed i pensieri per procreare con intento, devozione e amore.

E’ importantissimo creare una situazione di serenità, a casa, al lavoro, nella coppia. Gli ovociti di una donna sono predeterminati già da quando lei è nell’utero nella mamma, infatti, una femmina ha circa 7 milioni di ovociti nelle sue ovaie intorno al 5°mese di gravidanza, questo numero man mano diminuisce, ma le informazioni che contengono queste cellule sono bene o male già definite a seconda dello stato d’animo della mamma, la sua alimentazione, il suo stile di vita. Non è pazzesco pensare che noi eravamo un ovulo già presente nel grembo di nostra nonna? Gli spermatozoi invece di rigenerano ogni 3 giorni, è quindi importante il ruolo del papà nel momento che precede il concepimento: come sta, come si alimenta, quali sono i suoi pensieri e il suo intento.
La mindfulness può essere di grande aiuto.

La gravidanza

Alle donne in dolce attesa nella Grecia antica venivano evitate situazioni che avrebbero potuto influire negativamente sulla formazione del carattere del bambino che portava in grembo, venivano invece circondate da fiori, bella musica e belle immagini.

In Cina invece venivano creati ambienti appostiti per le gestanti, un ambiente armonioso dove era loro proibito assistere ad eventi violenti.
In India la donna incinta era considerata sacra, manifestazione della potenza creatrice dell’aspetto materno e femminile di Dio.

‘’Tutto ciò che la madre vive, il bambino lo vive con lei’’

Ad un livello puramente fisico, il feto inizia a sviluppare l’udito già dalla sesta settimana di gravidanza e intorno al quarto mese, reagisce ai rumori forti coprendosi le orecchie. Ad un livello sottile, percepisce i pensieri e le intenzioni della mamma sin dal primo momento. Se il bambino non è stato voluto, questa informazione verrà registrata dal feto e condizionerà la sua intera esistenza.

‘’Il figlio desiderato nasce da un pensiero che echeggia nell’Universo’’

Il nutrimento più importante che la madre può dare al figlio è il proprio amore. Il feto sarà in grado di superare piccoli e grandi traumi, come potrebbe essere la perdita di una persona cara alla mamma, solo se la madre continua a prendersi cura di lui in modo amorevole. La nascita stessa è un trauma di per se, e il tipo di rapporto instaurato durante la gestazione assume un valore inestimabile per aiutare il bambino a superare questo cambiamento. In psicologia ci insegnano che lo stile di attaccamento si forma a partire dagli 8 ai 24 mesi, ma la realtà è che già tutto inizia nella pancia. Il feto comunica con la mamma e la mamma può imparare ad ascoltare e rispondere.

La comunicazione tra mamma e feto non è solo fatta di scambi di nutrienti e ormoni, ma uno scambio attivo di pensieri ed emozioni. I pensieri della mamma durante tutta la gestazione devono essere di amore, pace e serenità; ma è anche e soprattutto attraverso il silenzio interiore e la calma mentale, che riusciamo ad entrare in uno spazio di ascolto, dove possiamo davvero entrare in connessione con il nostro bambino quando ancora è nel nostro grembo. E’ possibile percepire se lui o lei sono agitati, nervosi, felici, ed è anche possibile comunicare attraverso i colpetti che ci danno nella pancia, possiamo cullarlo e cantargli la ninna nanna, adora la musica e la voce della mamma, e si ricorderà quella canzone che gli hai cantato per nove mesi quando lo terrai tra le braccia.

Consigli pratici per la gravidanza

La meditazione è un ottimo strumento da usare durante tutta la gravidanza e anche dopo, se non sai da dove iniziare, inizia da qui.

Lo yoga, senza dubbio, ma fatti seguire da un insegnate esperto se non hai mai praticato.

Yin Yoga è sconsigliato, o comunque è bene tenere le posizioni per pochi minuti, 1 o 2, perché il corpo di una donna incinta rilascia un ormone chiamato relaxina che contribuisce a rilassare muscoli, articolazioni e legamenti, soprattutto in vista del parto, ma non vogliamo andare a rilassarli eccessivamente.

Yoga Nidra invece è perfetto per un rilassamento profondo. Vai all’audiocorso.

Pranayama si, ma preferire quelli ‘calmanti’ come Nadi Shodana.
Il rebirthing si può portare avanti fino al 7° mese, e può essere uno strumento molto potente durante il parto. 
Il rebirthing è inoltre consigliato per chi dovesse avere problemi di concepimento in quanto va a lavorare su eventuali blocchi energetici e traumi.

Se hai dubbi o domande o vuoi approfondire argomenti come il Pranayama, lo yoga, la meditazione e il rilassamento, scrivimi a cinzia@lifevideo.it

Bibliografia per approfondire ”Comunicazione e dialogo dei nove mesi” – di Gabriella A. Ferrari 

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