Perché giudicare gli altri

giudicare gli altri

Perché serve giudicare gli altri?

Nella maggior parte dei nostri percorsi spirituali ci hanno insegnato a non giudicare gli altri, addirittura c’è un comandamento che recita “non giudicare e non sarai giudicato”: come facciamo quindi a muoverci nella vita di tutti i giorni con la nostra facoltà di giudizio messa da parte? In questo articolo voglio darti alcune risposte. 

3 motivi per giudicare gli altri

1. Non siamo tutti uguali: esistono persone migliori o peggiori di noi in base al loro livello di nevrosi. Coloro i quali hanno meno nevrosi di noi vanno considerate come dei mentori o delle guide, mentre quelli che hanno più nevrosi di noi sono dei “problemi” a meno che non ci mettiamo a loro servizio per aiutarli. In quest’ultimo caso sarà molto difficile per noi sostenere un rapporto alla pari con loro.

2. Devi giudicare gli altri perché le persone hanno bisogno di sapere quando si comportano bene o male, quando sono sulla via giusta della vita o sulla via sbagliata. Se tu esprimi il tuo giudizio in modo adeguato puoi contribuire al risveglio della persona che hai davanti o contribuire ad accendere un campanello che nel corso di giorni/mesi/anni maturerà e darà i suoi frutti positivi.

3. Devi giudicare per proteggere te stessa/o. E’ inutile andare nel mondo e pensare che un coccodrillo sia un cucciolo di marmotta o una tarantola un gatto. Devi sapere con chi hai a che fare e hai davanti: se sai mettere l’etichetta giusta ti risparmierai un sacco di fatica. 

Proteggi te stessa/o

Approfondiamo il terzo punto e prendiamo spunto dai Santi che hanno accompagnato il passato e tuttora accompagnano l’umanità. Essi avevano la capacità di aver a che fare coi criminali, ma riuscivano ad accedere alla loro natura più profonda e luminosa a tirarne fuori un comportamento diverso ed amorevole. Finché non diventeremo come i Santi,  ci basti sapere di non dobbiamo confondere quello che una persona ha nel profondo con quello che la persona fa in quel momento: un truffatore continuerà a truffarti anche se tu puoi vedere le sue parti ferite e buone. Continuerà sempre a truffarti: guarda quindi le sue parti belle e mantieni la distanza, non dare lui il tuo portafogli.

giudicare gli altri

Vale per tutte le relazioni?

Sì, vale per le relazioni interpersonali, per le amicizie, per i rapporti affettivi e soprattutto per la relazione genitori figli: se tu sei un figlio di un genitore con una mentalità abusante non potrai mai cambiarlo. Semplicemente dovrai rimanere in guardia, parlargli dei tuoi sentimenti e dirgli quello che ti ha ferito: dagli delle possibilità per avere una relazione migliore ma stai in guardia. I tempo di evoluzione del tuo genitore non sono i tuoi e potrebbe impiegare molto più tempo di te a maturare.

Lo stesso vale se hai una/un figlia/o con dei tratti violenti, narcisisti o di dipendenza: in questo caso devi semplicemente prendere atto e dire a lei/lui: “vedo che se ti do del denaro li spendi per assumere sostanze o per avere delle abitudini non costruttive, non te li do e sono affari tuoi quello che ti succede, penditi le responsabilità della tua vita e poi torna da me”. 

Questo è un giudizio, una presa di posizione che permette a chi hai davanti di maturare e di crescere.

In sintesi e conclusione

In tutte le relazioni è importante giudicare, saper giudicare e vedere sia il lato bello che quello oscuro delle persone. 

Devi saper mettere l’etichetta giusta e prima di toglierla pensaci bene: lascia che la persona che hai davanti ti dimostri veramente che è cambiata altrimenti soffrirai inutilmente. Alcune persone sanno erigere dei muri nelle relazioni sbagliate ma poi li abbassano troppo velocemente quando l’altro fa qualche moina o dimostra solo poco di essere cambiato. 

Fai quindi attenzione e soprattutto, buon giudizio!

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Alessandro D’Orlando

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